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Sono soggetti a normativa tutti gli impianti di climatizzazione invernale sopra i 10kw, tutti gli impianti di refrigerazione estiva se la somma delle potenze delle motocondensanti supera i 12kw, gli impianti alimentari a biomassa legnosa, collettori solari, pompe di calore, impianti centralizzati, impianti di addolcimento ecc.
il responsabile dell’impianto (= colui che lo utilizza) ha l’obbligo di rendere disponibili all’impresa installatrice o manutentrice i dati necessari alla registrazione del libretto d’impianto nel catasto regionale degli impianti termici quali, ad esempio, i dati catastali dell’immobile e i codici POD e PDR (che si trovano rispettivamente nella bolletta dell’energia elettrica e del gas).
Tale operazione risulta ovviamente soggetta ad un costo da valutarsi in base al numero di impianti da doversi analizzare e inoltrare a catasto.
Rientrano nell’ inserimento a catasto anche i bollini calore pulito in occasione del controllo di efficienza energetica è obbligatoria la corrispondenza da parte del responsabile dell’ impianto del contributo previsto dalla legge per garantire la copertura dei costi di gestione del catasto degli impianti termici e per le attività di accertamento ed ispezione sugli impianti stessi.
Il pagamento del contributo avviene attraverso l’acquisizione del cosiddetto “bollino calore pulito”.
L’ entità del contributo varia a seconda della potenza dell’ impianto .